IL RITORNO DEL LUPO SULLE ALPI PIEMONTESI: AGGIORNAMENTO SULLA PRESENZA DELLA SPECIE E SUL MONITORAGGIO DEI DANNI AL BESTIAME DOMESTICO

Entracque 24 settembre 2013

Si è svolta presso la sede operativa del Parco Naturale Alpi Marittime la riedizione dell’ evento che si era già svolto nell’ ottobre 2012. La mattinata ha visto succedersi le presentazioni dei relatori alla presenza di circa trenta veterinari.

Il  dott. Gianpiero  Locatelli ha presentato un escursus sulla nascita, a metà degli anni ’90, del servizio di monitoraggio, accertamento  e risarcimento agli allevatori le cui greggi o mandrie all’ alpeggio fossero state vittime di predazione da parte del lupo.

Il dott. Luca Orlando, in sostituzione della dott.ssa Francesca Marucco, ha illustrato la diffusione e la penetrazione del lupo sulle Alpi. In numerose slide sono state evidenziate le dinamiche di spostamento   dei branchi  o dei singoli individui sul territorio alpino. Sono state spiegate le esigenze di adattamento alle condizioni ambientali e alle risorse alimentari del lupo. Inoltre sono stati fatti cenni alle metodiche di ricerca e di studio sul campo.

La dott.ssa Arianna Menzano ha concluso la mattinata illustrando in maniera più approfondita le tecniche di ricerca e indagine per procedere alla diagnosi precisa di predazione da parte del lupo per arrivare alla determinazione dei risarcimenti secondo i protocolli seguiti fino all’ anno 2011.

Nel pomeriggio grazie a una bella giornata di sole si è svolta l’ esercitazione pratica all’ aperto con l’ esame autoptico eseguito su due cadaveri di capriolo forniti dal servizio multizonale dell’ Asl CN 1.

La dott.ssa Arianna Menzano  ed il dott. Luca Midulla hanno illustrato praticamente l’ intervento che gli operatori sono chiamati ad eseguire in alpeggio a fronte delle segnalazioni.

L’ evento si è concluso con la visita all’ antistante Centro Uomini e Lupi.

Gli organizzatori a nome dell’ Ordine dei Veterinari  ringraziano l’ ente Parco Naturale  Alpi Marittime e il servizio multizonale dell’ Asl CN 1 per la preziosa collaborazione.

Il Responsabile scientifico

Dr. Emilio Bosio