19/11/2014
REPORT CORSO AUJESZKY
REPORT CORSO “AUJESZKY 2.0-Che cosa succederà dopo il 1° Gennaio 2016? Prospettive dei mercati all’ approssimarsi delle scadenze del 2015 e 2016” (a cura di Emilio Bosio)
Giovedì 13 Novembre 2014 nella sala convegni S. Agostino presso l’ Hotel Antiche Volte a Fossano si è svolto un incontro incentrato sulla Malattia di Aujeszky e le normative che cambieranno i mercati durante il 2015 e all’inizio del 2016. L’ incontro organizzato dall’ Ordine dei Veterinari di Cuneo, in collaborazione con Zoetis, era indirizzato a Medici Veterinari ed Allevatori con il fine di fare chiarezza sugli aspetti clinici e normativi della malattia. Alla serata la partecipazione ha di gran lunga superato le aspettative degli organizzatori conteggiando oltre 150 presenti omogeneamente distribuiti tra Veterinari dipendenti ASL, liberi professionisti e Allevatori.
Sette le relazioni affidate a Veterinari dipendenti IZS del Piemonte-Liguria -Valle d’ Aosta , Dott.ssa L. Masoero, Lombardia – Emilia Romagna , Dott. L. Alborali; Veterinari Liberi professionisti Dott. F. Militerni e Dott. M. Faccenda; un allevatore, G. Riberi; Veterinari dipendenti ASL CN1 , Dott. A. Ponzo e Dott. B. Sona, il tutto coordinato dal Presidente del’ Ordine dei Veterinari Dott. E. Bosio.
Gli argomenti trattati hanno spaziato dalle caratteristiche generali dell’ infezione nel suino, è stata poi presentata una panoramica sulla situazione epidemiologica e diffusione della malattia di Aujeszky in Europa raffrontandola con ,la situazione Piemontese. Apprezzato anche l’ intervento relativo alle “Buone pratiche di vaccinazione”. Le esperienze di vaccinazione dal 1996 ad oggi e le prospettive future secondo il punto di vista dell’ allevatore hanno messo in evidenza le difficoltà che la categoria imprenditoriale ha nell’ ottemperare alle norme vigenti. La situazione odierna in Italia e le prospettive in vista del 1° gennaio 2016 hanno evidenziato come se da un lato molti progressi sono stati fatti con risultati pur se “ a macchia di leopardo “ sul territorio nazionale, è comunque necessario rimboccarsi le maniche e lavorare in sinergia tra tutti i componenti della filiera produttiva per arrivare alla scadenza prefissata con l’ ottenimento dell’ “indennità”. Il Piano Aujeszky concepito dalla Regione Piemonte ricalca a grandi linee i piani attuati nelle regioni limitrofe, il tutto per arrivare alla creazione di una macro-area del nord Italia. Infine sono stati forniti gli elementi e le procedure da seguire per ottenere e poi mantenere la qualifica di “allevamento indenne”.
Le conclusioni verso cui tutte le presentazioni si sono focalizzate riguardavano la biosicurezza, la maggiore attenzione alle pratiche di vaccinazione, rimboccarsi le maniche e perseguire una seria applicazione del “Piano Aujeszky” , l’ importanza del Veterinario Aziendale (L.P.) come responsabile dell’ attuazione del “Piano Vaccinale” e come interlocutore tra OSA e SSN.
Gli spunti per la discussione ci sono stati, ed anche abbondanti riguardo la differente situazione epidemiologica tra il Piemonte e le altre regioni del nord Italia, le modalità di vaccinazione e le tipologie di vaccini in commercio, nonchè la clinica della malattia.
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