Nella suggestiva borgata de “La Villo” capoluogo di Ostana, 1250 m s.l.m., all’ombra dell’imponente profilo del Monviso, si è svolta la giornata riguardante la Condizionalità.
Dopo i saluti del Presidente dell’Ordine dei veterinari di Cuneo – dr. Emilio Bosio – ed a seguito di quelli inviati dal Vice Ministro delle politiche Agricole e Forestali dr. Olivero (che per altri impegni non ha potuto partecipare), il benvenuto è stato rivolto ai colleghi da parte del vicesindaco di Ostana Aldo Reineri, il quale ha esposto i lavori effettuati nel paesino dell’alta valle Po negli ultimi anni, proprio grazie ai PSR che hanno reso possibile il recupero di numerose borgate. Il primo intervento è stato presentato dalla d.ssa Waltraud Demel, collega tedesca che lavora a Bruxelles nella Direzione Generale Salute e Consumatori, esponendo l’origine dei PSR a livello centrale, il loro utilizzo nei vari Paesi europei ed infine le valutazioni nell’ispezione finale. La d.ssa Caterina Ronco, in qualità di funzionaria regionale, ha rappresentato il crocevia che la Regione Piemonte incorpora ed ha delineato i modi nei quali i fondi vengono erogati nel territorio. Il dr. Roberto Colombero, rappresentante dell’Agrilab di Centallo, ha riportato l’esperienza di anni di lavoro e di utilizzi dei fondi europei, terminando con la proiezione degli ottimi risultati ottenuti nelle aziende che hanno aderito al piano e dimostrando come i PSR siano stati semplicemente la scintilla per intraprendere lavori più razionali e strategici nelle varie aziende agricole. La giornata si è conclusa con la relazione di Tommaso Visca, allevatore di Carmagnola e presidente di Alpilat, spiegando alla platea quali forme i contributi avessero assunto nella propria azienda ed elencando i benefici tratti. Nota conclusiva del moderatore dr. Luca Midulla, soddisfatto per la riuscita dell’evento che ha assunto un taglio molto pratico, sorvolando sulla teoria e dimostrando in modo concreto in che modo originano i fondi a livello centrale europeo, come vengono “smistati” a livello regionale e poi provinciale ed infine raccolti dai diretti interessati. L’occasione è stata colta in Piemonte ed anche la partecipazione ha dimostrato la sensibilità verso questa tematica.