25/02/2015

Diarrea epidemica del suino

Indagine sull’introduzione del virus della diarrea epidemica del suino negli allevamenti suini in Ohio.

 

Bowman AS, Krogwold RA, Price T, Davis M, and Moeller SJ

The Ohio State University College of Veterinary Medicine, 1920 Coffey Road, Columbus, OH 43210  USA

Il virus della diarrea epidemica del suino (PEDv) è un coronavirus altamente contagioso che causa una grave enterite, particolarmente pericolosa per i suinetti neonati. Fin dalla sua introduzione negli Stati Uniti nel 2013, la PED si è diffusa rapidamente in tutto il paese e ha causato ingenti perdite finanziarie per i produttori di suini. Attualmente, senza vaccini disponibili negli Stati Uniti, la prevenzione e il controllo della PED sono fortemente dipendenti dalle misure di biosicurezza.

Nonostante sia stato ampiamente dimostrata l’efficacia delle pratiche di biosicurezza, nel 2014 in Ohio si è verificata un’epidemia di PEDv in diverse tipologie di allevamento e livelli produttivi. Si è così deciso di indagare la fonte di introduzione dell’infezione. Il 12 gennaio 2014, diverse scrofe di un allevamento presentavano una forma enterica. Nel giro di pochi giorni, la malattia si era diffusa alla maggior parte delle scrofe nella struttura ed è stata confermata come PED mediante RT-PCR. In breve, la malattia era presente su più livelli all'interno dell’azienda, dal sito 1 al postsvezzamento, la mortalità era vicina al 100% nei suinetti neonati. Dopo un'indagine epidemiologica, un mangime pellettato per suinetti, acquistato da un fornitore esterno, è stato identificato come potenziale fonte di introduzione. Suinetti naive sono stati alimentati con il mangime in pellet sospetto, come prova biologica. 

L'indagine epidemiologica ha fornito prove certe che i mangimi contaminati fossero la fonte di introduzione del focolaio. Inoltre, mangimi in pellet prelevati dai sacchi aperti presso i siti interessati sono risultati positivi per PEDV in RT-PCR. Tuttavia, la prova biologica non è stata in grado di dimostrare l’infettività, quando i mangimi in pellet sospetti sono stati forniti a suinetti naive. I risultati hanno evidenziano la necessità di una migliore sorveglianza dei mangimi e dei componenti dei mangimi, per definire meglio le vie di trasmissione, nel tentativo di limitare la diffusione del PEDv nell’industria suinicola.

J Vet Pharmacol Ther 2015 Feb 16.

 

Una precedente infezione nelle scrofe con un ceppo ‘a bassa virulenza’ del virus della diarrea epidemica del suino conferisce protezione nei confronti di un ceppo ‘altamente patogeno’.

Goede D, Murtaugh MP, Nerem J, Yeske P, Rossow K, Morrison R.

Department of Veterinary Population Medicine, College of Veterinary Medicine, University of Minnesota, Saint Paul, MN, United States.

Secondo le stime del Swine Health Monitoring Project, il virus della diarrea epidemica del suino (PEDv) ha infettato circa il 50% degli allevamenti da riproduzione degli USA dal luglio 2013 al luglio 2014. In assenza di vaccini efficaci o protocolli di controllo standardizzati, è necessario e urgente valutare se sia presente una cross-protezione immunitaria. In questo studio, è stata valutata la risposta in suinetti di 3 giorni di età, nati da scrofe che erano state esposte sette mesi prima ad un ceppo a lieve patogenicità di PEDv, ad un’infezione con un isolato di PEDv altamente virulento. La sopravvivenza dei suinetti a una settimana d’età è stata del 100%, rispetto al 67% dei suinetti nati da scrofe che precedentemente non infettate, e la morbilità è stata del 43%, rispetto al 100%, rispettivamente. Alla necroscopia nei suinetti di 7 giorni d’età, il valore di PEDv in real time RT-PCR era di 23,6 ct (range 16,6- 30,6ct) nel contenuto intestinale, rispetto ai 17,2 ct (range 15,9-18,5ct) (p <0,06) delle nidiate di scrofe senza precedente esposizione a PEDv. I risultati indicano che era presente una immunità lattogenica duratura in scrofe precedentemente infettate con un ceppo a lieve patogenicità, e che questa immunità ha indotto una cross-protezione nei confronti di un ceppo virulento di PEDv. Di conseguenza, una forma naturalmente attenuata di PEDv ha fornito una protezione immunitaria passiva significativa per sette mesi nei confronti dell’infezione dei suinetti con un ceppo virulento di PEDv. 

BMC Vet Res. 2015; 11: 38.

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